Come Avere Successo Con I Cinque Modelli Mentali di Marisa Peer

Come Avere Successo Con I Cinque Modelli Mentali di Marisa Peer

3 Settembre 2018 0 Di Ruggero Stellino

Ti siete mai chiesto cosa hanno di diverso le persone di successo?  I campioni sportivi o le persone che raggiungono l’apice nelle loro carriere come le star di Hollywood, oppure gli imprenditori che diventano milionari partendo da zero e dando vita ad una delle aziende migliori al mondo?

Queste persone pensano in modo differente!

In questo articolo voglio condividere con te tutto quello che ho imparato da Marisa Peer, votata sia da Tatler Magazine, sia da Time Out London come la migliore terapista britannica in assoluto.

In questi anni Marisa Peer è riuscita a riconoscere le abitudini, i modelli e le convinzioni dell’ 1% di persone fuori dal comune e sostiene che si tratti di un paio di cose veramente semplici…

I Cinque Modelli Mentali delle Persone di Successo

Quando fai tuoi questi modelli e li applichi alla tua vita, scopri che ti avvicini velocemente a realizzare i tuoi sogni e a ciò che vuoi portare nel mondo.

Le persone che hanno raggiunto un grande successo sono l’1% della popolazione mondiale,   e tutte hanno in comune cinque atteggiamenti mentali che Marisa Peer  a studiato e ha confermato che funzionano!

Come fa a saperlo? Perché li ha insegnati ad altre persone spiegando loro che, se volevano raggiungere il successo dovevano fare propri questi atteggiamenti. E così è stato.

Oggi scoprirai anche tu quali sono questi cinque atteggiamenti…

Modello Mentale n°1

Il primo modello mentale delle persone di successo è fare anche ciò che si detesta.

Queste persone sono arrivate dove sono perché sono completamente preparate a fare anche ciò che non amano fare. Le persone che falliscono piuttosto che fare ciò che odiano fare, sono disposte a rinunciare al loro sogno.

Le persone di successo non aspettano mai e poi mai una motivazione. Agiscono perché, la motivazione cresce durante l’azione. Un grande scrittore non dirà mai: “Aspetterò finché sarò realmente motivato per iniziare a scrivere questo libro.” No, loro si alzano alle 4 di mattina, e scrivono anche se non ne hanno voglia. In seguito, trovano la motivazione.

Se per esempio vuoi dimagrire e sai che devi fare attività fisica per bruciare massa grassa più velocemente, non fare lo sbaglio di pensare: “Mi deve piacere fare attività fisica.” Ricordati, le persone di successo fanno ciò che detestano per raggiungere i loro scopi.

Se hai deciso di andare a correre per dimagrire ma non ne hai voglia, quando ti alzi alla mattina ricordati del primo modello mentale e pensa: “Odio veramente correre, ma Marisa Peer ha detto che la gente di successo fa ciò che detesta per raggiungere i propri obiettivi.”

Quando ti metti a fare ciò che non ami, raggiungi il tuo scopo.

Quando iniziai a scrivere il mio primo libro, Dimagrire Senza Dieta, sapevo che scrivere era un’esperienza solitaria, ma non ho pensato: “Oh, sarà un periodo noioso.” Invece ho continuato a pensare: “Voglio scrivere un libro di successo, e per farlo devo fare ciò che detesto.” La cosa bella riguardo al fare ciò che non ami è che, dopo un po scopri che ti piace farlo. E così, dopo un paio di settimane di sveglia alle cinque  per scrivere il mio libro mi sono  reso conto che quello era il posto migliore al mondo in cui essere in quel momento.

È come fare attività fisica, magari all’inizio non ti piace, ma se lo fai con costanza, cominci a stare bene e inizia a piacerti.

Quindi, se vuoi entrare nel club esclusivo delle persone di successo, la prima regola è fare ciò che fanno gli altri membri, e la prima cosa che fanno è fare ciò che detestano per arrivare dove vogliono.

Modello Mentale n°2

Il secondo modello mentale è che fanno ciò che detestano per prima cosa.

Se devono fare attività fisica  o se devono fare una telefonata antipatica, lo fanno subito. Non possono  avere questi pensieri in testa tutto il giorno. Lo devono fare come prima cosa, e, quando lo hanno fatto, si sentono meglio.

Le persone non di successo, penseranno: “Oddio, devo fare attività fisica, la farò alle 18, aspetterò la fine della giornata, lo farò dopo.” Ma la giornata termina e si rimanda tutto al giorno dopo, forse…

Le persone di successo fanno queste cose in modo naturale, anche a scuola.

Uno dei clienti di Marisa Peer  ha raccontato che quando doveva leggere un tema ad alta voce, non capiva perché i suoi compagni volessero restare per ultimi. “Io alzavo la mano e iniziavo, leggevo il tema per primo così era una cosa fatta.”

Lo fanno in modo naturale, ma non gli danno importanza perché la cosa meravigliosa è che quando tu fai ciò che detesti per primo e per parecchie volte, inizia a diventare naturale.

È un po’come dire: “Devo pagare le bollette, ok lo faccio subito. Devo fare attività fisica prima di cena, lo faccio immediatamente”.

Quando ti svegli la mattina devi pensare: “Anche se non ho proprio voglia di fare quella cosa,  la faccio per prima perché voglio diventare una persona di successo.”

Ora ti racconto un storia su una persona che fa ciò che detesta. Molti anni  fa qualcuno voleva diventare una rock star, era la sua ambizione e, in particolare, voleva diventare un batterista. Era un uomo sposato, molto giovane e con due bambini da allevare.

Aveva fatto molte audizioni, che naturalmente avvenivano di giorno, ed ogni volta che al lavoro chiedeva un permesso gli veniva negato. Allora aveva deciso di lavorare di notte in modo da poter andare alle audizioni di giorno. L’unico lavoro che aveva trovato era un lavoro che detestava. Faceva il taxista e lo odiava, ma lo ha fatto. Purtroppo non guadagnava abbastanza denaro quindi un giorno pensò: “Devo andare a lavorare da McDonald’s così prenderò un salario più alto. Posso lavorare di notte ed essere libero per le audizioni.”

Un mese prima di aver presentato la domanda per lavorare da McDonald’s aveva partecipato ad un’audizione come batterista in una band, ma non sapeva di quale si trattasse.

Il giorno stesso in cui avrebbe dovuto iniziare a lavorare da McDonald’s, anche se detestava il solo pensiero di farlo, ha ricevuto una chiamata che diceva: “Hai presente la band per la quale hai fatto l’audizione, si tratta dei Simple Minds. Ora sei il batterista dei Simple Minds”. Non ha mai lavorato da McDonald’s o mai più guidato un taxi in vita sua.

Quando raccontava questa storia, tutti gli dicevano: “Ah, io non lavorerei mai da McDonald’s.” oppure: “Oddio, non mi abbasserei mai a guidare un taxi in giro per Londra.”

Ma la sua abilità a fare ciò che detestava lo ha portato a diventare una rock star. Aveva bisogno di giorni liberi per le prove e le audizioni, ma se avesse avuto il modo di pensare delle persone di non successo, non sarebbe mai diventato una rock star multimilionaria.

Era del tutto preparato a fare ciò che detestava, ad ingoiare il suo orgoglio e a seguire il suo progetto: “Voglio diventare una rock star, devo tenermi libero per le audizioni. Come faccio? Devo lavorare come taxista e in un ristorante di fast food, cose che detesto, ma lo devo fare perché questi lavori mi permetteranno di raggiungere il mio scopo.” E lo ha fatto, e, per contro, le persone che lo deridevano e dicevano: ”Non lo farei mai.” non sono diventate delle rock star.

Modello Mentale n°3

Il terzo modello è molto interessante. Le persone di successo ogni singolo giorno si muovono in direzione del loro scopo. Non si riposano nemmeno un giorno. 

Uno dei  clienti di Marisa Peer  è un atleta olimpico e le ha raccontato che aveva letto da qualche parte che gli atleti di maggior successo si allenano anche il giorno di Natale. “Quando l’ho letto, mi sono allenato per due volte a Natale, due volte all’ultimo dell’anno, e anche al primo giorno dell’anno, perché volevo entrare in quel club.” Ho pensato: ”Voglio fare meglio di quanto essi facciano.” Queste piccole cose ti creano costantemente una mentalità vincente.

La tua mente sa che in qualche modo stai facendo ciò che l’élite e le persone di successo fanno, ti fa sentire proprio bene, e tu ricevi un ottimo riscontro.

Naturalmente, quando raggiungi il successo, non devi continuare a farlo, ma queste piccole cose ti creano costantemente una mentalità vincente. Non si fermano neppure un giorno poiché ciò li rallenterebbe.

Ovviamente non agisci per dieci ore al giorno per sette giorni alla settimana. Devi fare una piccola cosa ogni giorno, perché ti fa sentire, agire e reagire come una persona vincente.

Quindi smetti di detestare di fare una cosa e finisci per divertirti a farla. È difficile che le persone comprendano che tutto parte da loro stesse. Il nostro schema mentale è: ”Questa cosa non mi piace, e me ne vado a casa; ho cercato di sollevare quei pesi, ma ho fatto veramente fatica, me ne vado; sono uscito per fare una corsa, ma mi fanno male le ginocchia; ho chiamato delle persone che mi hanno detto: No, grazie, non vogliamo scrivere di lei, quindi non lo farò più.

“È troppo pesante, fa così male, è troppo difficile.” E allora? Continua a farlo e non solo riuscirai a farlo, ma entrerai a far parte di questo fantastico gruppo di persone.

Modello Mentale n°4

La gente pensa che le persone di successo non vengano rifiutate. Non è così! Lo sono molto spesso, ma rientrano in campo come una palla di gomma.

Tutto sta nel non permettere al rifiuto di abbatterti. Chiunque di noi viene rifiutato, ma possiamo scegliere. Possiamo dire: “Mi hanno rifiutato ed è stato molto doloroso. Penso proprio di lasciar perdere.” oppure: “Sono stato rifiutato, ma ci proverò ancora.”

L’abilità nel guardare un rifiuto e dire: “Non mi frenerai, e certamente non riuscirai a fermarmi.” È una caratteristica di tutte le persone di successo.

Chiunque, nel mondo, viene rifiutato. La differenza sta nel come la prendi. Ti chiudi in te stesso e muori, oppure pensi: “Tu non mi puoi rifiutare perché non mi conosci.” Penso che il rifiuto, in realtà, non esista, dipende solo da come tu decidi di prenderlo.

Ecco due storie vere sul rifiuto. Hai mai sentito parlare di Neale Donald Walsch che ha scritto Conversazioni con Dio?

Neale Donald ha scritto quel libro, ma non so se conoscete la sua storia. Era molto triste mentre scriveva a Dio: ”Perché permetti che questo mi accada? Perché mi hai abbandonato?” Pensava che Dio gli avrebbe risposto per mezzo della sua penna. Dio iniziò a rispondergli, lui scrisse così tante pagine che alla fine diventarono un libro.

Spedì il manoscritto ad un editore ma non ricevette nessuna risposta. Quindi lo chiamò e disse: “Vi ho spedito il mio libro, ma non mi avete risposto.” e loro: ”Non ci piace.” e lui, di rimando: ”No, non capite, voi lo pubblicherete.” fine della conversazione. Il giorno seguente richiamò: ”Pronto, sono Neale Donald Walsch e vorrei sapere quando pubblicherete il mio libro.”

Non lo pubblicheremo.” E lui: ”Non è vero, lo pubblicherete.”

Non lo faremo.” e Neale: “Voi non capite. Dio mi ha detto che voi lo farete.” Gli risposero: ”Buongiorno e grazie.”

Penso che li abbia chiamati almeno quindici volte ogni giorno chiedendo quando avrebbero pubblicato il suo libro finché la segretaria andò dal suo capo e gli disse: “Ho di nuovo in linea quel matto che dice che Dio gli ha detto che pubblicheremo il suo libro.”

Il capo le chiese di recuperare il manoscritto per dargli uno sguardo, ma ciò non sarebbe successo se Neale non li avesse chiamati tutti i giorni dicendo loro che avrebbero pubblicato il suo libro. Aveva incassato il rifiuto ma non si era arreso.

Celine Dion, a 14 anni aveva spedito una nastro con la registrazione della sua musica, credo si trattasse di Sony. Non avendo ricevuto risposta li chiamò chiedendo se avessero ricevuto la sua cassetta. Le risposero che non erano interessati alla sua musica, e lei, di rimando: “Non l’avete ascoltata, vero? Perché se lo aveste fatto e aveste sentito la mia voce non avreste mai detto: ‘Non ci piace’”.

Si espresse con un tono di voce così convincente che qualcuno di quella società decise di ascoltare qualunque cosa lei avesse registrato. Va da sé che, dopo averla ascoltata, la ingaggiarono immediatamente. Sarebbe stato facile per lei, di fronte al loro rifiuto dire: ”Va bene, grazie, arrivederci.” Dovete avere la forza di ritornare sui vostri passi perché tutti riceviamo dei rifiuti.

Si tratta veramente di una scelta, quando uno si sente dire: “Lei non mi piace, non va bene.” bisogna avere la forza di dire: “Non avete ascoltato la mia musica.” oppure: “Voi non capite, Dio mi ha detto che pubblicherete il mio libro.

Modello Mentale n°5

L’ultima cosa che  le persone di maggior successo fanno, è quella di avere un’abilità innata nel posticipare la gratificazione.

Sono in grado di tornare dal lavoro e dire: “Ho una cena buonissima nel forno, ma non mangerò fin tanto che non ho fatto questa cosa.” In seguito si gratificano per fare ciò che prima detestavano, e si sentono molto bene.

Ora, i perdenti, direbbero: “prima ceno, poi mi occuperò di quella cosa che detesto fare ma che è importante.” e non lo faranno mai perché hanno già avuto il loro premio, hanno seguito il loro show preferito, consumato una buona cena, fatto qualunque altra cosa…

Ti devi allenare a posticipare la gratificazione.

Hai mai sentito parlare del famoso Marshmallow Test?

Si tratta di un test molto famoso nel quale mettono dei bambini di circa sei anni in una stanza con un marshmallow.

Poi dicono ai bambini: “Se riuscite a non mangiare quel marshmallow per cinque minuti, ve ne daremo un altro.” e li lasciano soli.

Ovviamente molti di loro vorrebbero infilarsi il marshmellow direttamente in bocca, ma quelli che riescono a resistere e ad aspettare il secondo marshmallow vengono seguiti, e hanno scoperto che riuscivano bene in qualunque impresa perché avevano un’abilità innata nel posticipare la gratificazione.

Com’è che risulta naturale per loro e non per te? Puoi farlo diventare naturale. Dovresti allenarti a posticipare la gratificazione, è molto importante dire a te stesso: “ Va bene, dopo aver fatto quella cosa, mi farò un piccolo regalo. Chiamerò il mio amico e guarderemo qualche scemenza in TV, preparerò una cena superba e mangerò anche dei dolcetti.”

Non ha importanza cosa farai, ma ritardando la gratificazione, allenerai il tuo cervello a fare ciò che le persone di successo fanno in modo naturale.

Per loro è naturale, per te non lo è, ma, credimi, molto presto diventerà naturale anche per te.

Ti invito  a mettere in pratica subito questi 5 atteggiamenti mentali di Marisa Peer:

#1. Fai ciò che detesti;

#2. Fai ciò che detesti per prima cosa;

#3. Fai qualcosa ogni giorno in direzione dei tuoi obiettivi; 

#4. Riprenditi dal rifiuto, nessuno ti può rifiutare a meno che tu non gliene dia il permesso; 

#5. Posticipa la gratificazione.

Premiati dopo aver fatto qualcosa, non prima. Una cosa molto importante da insegnare anche ai tuoi figli. “Dopo aver pulito la tua camera, potrai vedere la tua trasmissione preferita. Dopo aver fatto questo, avrai quello.”

Dovresti insegnare tutti questi cinque modelli ai tuoi figli, perché esiste un fantastico club chiamato l’1% di persone di successo dell’intera popolazione. Le quote di iscrizione sono quei cinque modi di agire, non avete voglia di farne parte?

Tutti abbiamo affrontato tempi duri. A volte non è fortuna, non è che uno è nato con una qualche magica abilità. È la determinazione a lasciarsi indietro quei tempi duri, ma si tratta anche di come vedi la faccenda. Puoi passare un momento terribile, sentirti a pezzi, odiare la tua vita ed essere negativo. Oppure puoi attraversare un brutto periodo sapendo che: “Lo so che adesso è difficile, ma ho intenzione di trarre il meglio da questo rifiuto. Riuscirò a navigare in acque tempestose. Diventerò talmente bravo che nessuno mi potrà ignorare.”

Tutto sta nell’accettare che dovresti scalare una parte di quella montagna, pur sapendo che si tratta di una fase, e che, una volta fatto il tuo dovere, otterrai veramente il successo.

E tu sei pronto ad entrare nel club dell’1% delle persone di successo?

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